Munera 1/2017 – Carlo Cirotto >> Scienza, religione e cultura

Fa parte della vulgata massmediatica l’idea che l’irruzione della scienza sulla scena dei saperi, iniziata con Galileo e Newton all’alba del XVII secolo, abbia assestato un colpo mortale alle fedi religiose e continui a determinare il loro abbandono da parte di quanti respirano l’atmosfera dei nuovi saperi “positivi”. Per tutto il XX secolo i più influenti antropologi, psicologi e sociologi non si sono stancati di preannunciare che i loro figli sarebbero vissuti in un’era nuova in cui l’“illusione di Dio” si sarebbe definitivamente dileguata. Durante gli anni della contestazione, poi, negli ambienti culturalmente emancipati era di casa l’idea che la religione, essendo un retaggio delle società arretrate, stava ormai scomparendo, rimpiazzata da un mondo secolare saldamente ancorato al sapere scientifico.

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