Le Scritture raccontano una storia in cui (la rivelazione di) Dio e (la fede dell’)uomo sono in correlazione: non è possibile raccontare di Dio senza raccontare dell’uomo e non è possibile raccontare dell’uomo senza raccontare di Dio.
Accogliendo questo punto di partenza biblico, il saggio verifica il modo con cui la teologia fondamentale affronta il momento scritturistico e la correlazione rivelazione-fede, per rinnovarli attraverso l’approfondimento teologico del racconto di alcune “figure”: per l’AT, Abramo, la rivelazione esodica, la tradizione sapienziale e Gen 3; per il NT, le parabole, Simon Pietro e le apparizioni pasquali. Il racconto biblico di-Dio-e-dell’uomo si offre così come la radice e il fondamento della proposta della “coscienza credente”, che è un modo di svolgere la correlazione rivelazione-fede coerente con la prospettiva scritturistica.
Informazioni sull'autore
Raffaele Maiolini, presbitero bresciano, docente di
Teologia fondamentale, insegna presso il Seminario, l’Istituto Superiore di
Scienze Religiose e l’Università Cattolica di Brescia. La sua ricerca si
sviluppa soprattutto attorno alla relazione tra fiducia umana e fede cristiana. Oltre a numerosi articoli per riviste
specialistiche, il suo testo programmatico è: Tra fiducia esistenziale e fede
in Dio. L’originaria struttura affettivo-simbolica della coscienza credente.