Basta leggere i giornali o vedere la tv per rendersi conto che la questione dei nostri rapporti coi musulmani è una delle sfide decisive non tanto per il prossimo futuro, ma per il nostro attualissimo presente. Nonostante il baccano mediatico non si tratta di una priorità per nessuno e infatti non c’è alcuna gestione del fenomeno che obbedisca a qualche principio generale né a qualche finalità di medio-lungo periodo. Non si fa nulla, si subisce. Peggio, si arriva a fare qualsiasi cosa fino a sollevare una tale cortina fumogena per cui orientarsi è quasi del tutto impossibile.
Informazioni sull'autore
Paolo Branca (Milano, 1957) è docente di Lingua e Letteratura Araba e di Islamistica presso l’Università Cattolica di Milano. Specializzato nelle problematiche del rapporto Islam-mondo moderno, con particolare riferimento ai fenomeni del fondamentalismo e del riformismo musulmani, ha pubblicato Voci dell'Islam moderno: il pensiero arabo-musulmano fra rinnovamento e tradizione (1991), Introduzione all'Islam (1995), I musulmani (2000), Il Corano» (2001) e Mosche inquiete (2003). Ha tradotto, per i tipi di Feltrinelli, il romanzo del premio Nobel egiziano Nagib Mahfuz, Vicolo del Mortaio (1989).