Il principe e la tartaruga sanno gustare il tempo, senza consumarlo o farsene mangiare. Il tempo va regalato, impegnato nelle relazioni, vissuto come dono. Il Vangelo è una mappa per chiunque intenda vivere il tempo dell’esistenza umana con gioia, assaporandone il significato. E la Chiesa custodisce, nella sua tradizione viva, nel tempo della storia, la perla preziosa donata da Gesù: la sua presenza viva. Il Risorto continua a camminare accanto agli uomini, percorre il tempo della loro vicenda; lui solo, che è il vivente, è sempre giovane e rende giovane il cuore di chi a lui si affida.
Informazioni sull'autore
Erio Castellucci (1960), presbitero dal 1984 nella diocesi di Forlì-Bertinoro, ha conseguito il dottorato in Teologia alla Pontificia Università Gregoriana nel 1988, insegnando poi a Bologna nella Facoltà Teologica e svolgendo il ministero, nella sua diocesi d’origine, specialmente come animatore della pastorale giovanile e come parroco. Nel 2015 papa Francesco lo ha nominato arcivescovo di Modena-Nonantola.