L’autrice traccia una biografia del frate Giovanni M. Vannucci (1913-1984), inserendolo nel contesto dell’Ordine dei Servi di Maria e nel variegato panorama socio-ecclesiale del suo tempo e ponendolo in relazione con alcune personalità ‘di frontiera’. Abbozza poi una sintesi della sua proposta ecumenico-interreligiosa. L’intento è quello di farne conoscere maggiormente la figura e l’eredità spirituale e, a partire dalla sua esperienza e dal suo pensiero, offrire agli uomini e alle donne di oggi, assetati di silenzio e di autenticità, ‘tracce’ e orientamenti per una vita pienamente umana e trasfigurata in Cristo, Parola eterna del Padre. Dall’indagine emerge che il ‘principio di contemplazione’ è la chiave di lettura più appropriata per comprendere il percorso umano-spirituale di fr. Giovanni, il quale per i suoi contemporanei non fu una «pianta che svettò alta, per notorietà», ma piuttosto «l’humus silenzioso e nutriente dal quale assorbivano altri». Ed è proprio la «via dell’interiorità» che egli continua ad indicare anche oggi ai tanti Pellegrini dell’Assoluto in cerca di senso, di luce, di speranza, di Dio.
Informazioni sull'autore
M. Michela Marinello è suora delle Serve di Maria Riparatrici. Ha conseguito il Dottorato in Teologia ecumenica presso la Pontificia Università Antonianum di Roma. Ha lavorato in varie chiese locali e territori dell’Italia negli ambiti della pastorale scolastica, familiare e dell’Ecumenismo e Dialogo. Nel 2018 ha pubblicato il volumetto di poesie La forza della vita, Ed. Ladolfi. Attualmente è Segretaria generale della Pontificia Facoltà Teologica «Marianum» di Roma.