La fraternità/sororità, per sua natura, ha manifestazione massima nell’assemblea liturgica. La storia bimillenaria delle comunità cristiane ingenera però qualche dubbio. Eppure, in origine, ci si chiamava fratello e/o sorella e, come tali, si spezzava il pane nelle case… L’indagine sulla presenza e sulla valenza dei termini afferenti alla sfera familiare, nella traduzione italiana dell’edizione III del Messale, svela il permanere di una pesante ipoteca androcentrica e patriarcale. Da qui il tentativo di restituire l’assemblea alla sua costitutiva dimensione fraterna/sororale. Ripartire dall’ekklesia kat’oikon, dalla “Chiesa nella casa”: ecco la sfida. Urge ridisegnare le Chiese secondo uno stile inclusivo sinodale e solidale, per un paradigma nuovo di fraternità/sororità e “amicizia sociale”.
Informazioni sull'autore
Cettina Militello, laica, è dottore in Filosofia e in Teologia. Tra le prime ad avere insegnato Teologia, attualmente dirige l’Istituto Costanza Scelfo (Dipartimento della SIRT) e la cattedra Donna e Cristianesimo alla PFT “Marianum”. I suoi interessi disciplinari sono diretti alla ecclesiologia, alla mariologia, alla donna nella Chiesa, al rapporto ecclesiologia-liturgia. Ha pubblicato recentemente Le donne e la riforma della Chiesa (con S. Noceti, Bologna, 2017); Vi è stato detto, ma io vi dico. Una rilettura dei 10 comandamenti (Cinisello Balsamo, 2018); Maria con occhi di donna. Nuovi Saggi (Cinisello Balsamo, 2019); Ripensare il Ministero. Necessità e sfida per la Chiesa (Firenze, 2019).