Abstract
Chi ha modo di frequentare i servizi di salute mentale in qualità di formatore non può non prendere atto della crisi motivazionale che ormai da tempo serpeggia tra gli addetti ai lavori. La cosa potrebbe apparire sorprendente per le persone della mia generazione, cresciute professionalmente negli anni a cavallo della riforma del ’78, ma è certo che tre decenni di aziendalizzazione dei servizi pubblici non hanno giovato all’umore degli operatori, e del clima istituzionale di un tempo, del fervore di chi si sentiva partecipe di un cambiamento epocale, non è rimasto che un vago ricordo.